Urban Center e Comune di Floridia
L’artista Salvo Fronte attraversa l’ennesima esperienza creativa, ricercando nuovi percorsi espressivi per appagare la propria carica emotiva, finalizzata alla comunicazione del proprio stato d’animo. Egli si cimenta nuovamente in uno studio, questa volta indirizzato alla ricerca pittorica dell’immagine fotografica, talvolta attingendo coscientemente dall’influenza sensoriale della pittura degli artisti dell’800 italiano, (i macchiaioli), ma certamente dalla “sublimazione baconiana” (Francis Bacon, e riferimenti al realismo americano di E. Hopper). I temi trattati sono quelli classici delle figure umane, delle cose e della natura, ma immersi in una dimensione liquida, rarefatta, in cui tutto sembra sfaldarsi nelle torride atmosfere mediterranee, immagini tremolanti per le afose temperature nelle quali tutto si fonde. I contorni evanescenti delle cose reali, si amalgamano tra loro, diventano materia visiva (luce colore), perdendo il significato originario. In questa nuova esperienza creativa l’artista, sembra cogliere l’inquietante silenzio cosmico apparso improvvisamente sulla terra. Dai fotogrammi si coglie l’essenza di suoni e rumori, tutto è immerso in una pura luce artificiale abbagliante, miscelazione dei contorni delle forme a manifestare l’azione devastante della potenza atomica. L’efficacia artistica del fotografo è paragonata qui come le dense pennellate di olio di lino del “pittore” annientando le forme oggettive fuse tutte quante nel crogiuolo ardente delle cere colorate che l’artista ha steso d’istinto amalgamando il cielo con il mare, le figure con le cose, lasciando un sapore liquido, aereo, evaporato, avulso dalla realtà che l’artista ha visto, con il terzo occhio, quello della mente. [G. Bellavia]