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Attilio Scimone inizia la propria ricerca fotografica negli anni settanta durante gli studi universitari in Architettura.
Sono gli anni in cui approfondisce le ricerche legate alla percezione visiva, l'estetica del paesaggio e il linguaggio fotografico; la sua formazione gli permetterà, negli anni futuri, di operare in alcuni settori specialistici della fotografia.
Durante gli stessi anni avvia diverse collaborazioni artistiche che influenzeranno la sua preparazione, nel contempo si dedica a lavori professionali legati allo still-
Dal 1986 si dedica all'insegnamento della fotografia e ha rapporti con diverse scuole pubbliche ed in seguito con il mondo della formazione professionale.
Numerosi sono i volumi pubblicati sul Paesaggio Siciliano e sull’Architettura, ma la sua esperienza artistica matura nel settore della ricerca fotografica in B/N.
Dal 1980 inizia un’assidua ricerca fotografica che lo porta a indagare la sfera dei materiali fotografici sperimentando trattamenti particolari in cui utilizza prodotti chimici che interagiscono con la gelatina delle emulsioni per creare delle immagini
Alla fine degli anni ottanta inizia un’esplorazione fotografica all’interno della stessa emulsione. I neri profondi delle sue immagini vengono asportati dal supporto cartaceo per creare i suoi “grignotage” (incisione fotografica), è questa la tecnica che svilupperà per un decennio.
Agli inizi del 2000 quattro incontri importanti segnano il suo rapporto con la fotografia e il mondo artistico. Uno è con il critico francese Jean Claude Lemagny, il secondo con l’allora editore della rivista fotografica “Gente di Fotografia” Enzo Mirisola, il terzo con il critico Diego Gulizia ed infine il suo incontro con critico Pippo Pappalardo. Da questi incontri consolida un rapporto con la fotografia un po’ tormentato: le “sue semplici fotografie” hanno assunto un significato molto diverso.
In questo decennio ha sperimentato le possibilità artistiche offerte dai materiali Polaroid a trasferimento, ricerca che è stata bruscamente interrotta agli inizi del 2008, dopo che questi materiali non sono stati più prodotti.
Ha esposto in importanti manifestazioni artistiche e diverse riviste specializzate hanno pubblicato le sue opere.
Dal 2008 a oggi ha condotto delle ricerche molto intense sul paesaggio siciliano pubblicando i volumi: "The Scene -
Principali mostre
2013
Paesaggi Intimi -
MUDAC Museo d'Arte Contemporanea 1' Rassegna Nazionale d'Arte Contemporanea -
L’ininterrotto di Antonio Vitale – Galleria Spazio Vitale In – Catania
What Women Wont – Galleria -
2012
"Al di qua dell'orizzonte e dell'anima", Galleria d'Arte Moderna "Le Ciminiere" -
"L’universo e i suoi misteri" Osservatorio astronomico e planetarium di Montedoro, Caltanissetta
"Per una esegesi visiva del messaggio biblico" Cripta della Cattedrale di Caltanissetta
"Indagini visive", Galleria Mulini, Gela (CL)
2008
"The Scene -
"Alle origini era Trinacria", Palazzo Mazzullo, Taormina
2005
"Percorsi Etici", Galleria d'Arte Moderna del Centro Le Ciminiere, Catania
"Libertando" -
2003
"VI Biennale d’Arte Contemporanea", Monterosso Calabro, VV
"Nuovi codici d'immagini", Chiostro di San Paolo, Ferrara
" Il colore e la luce", Galleria "Il Secondo Rinascimento", Bologna
" Il colore e la luce", Banca Antonveneta, Bologna
2002
"Rassegna Internazionale d'arte contemporanea", Castello Estense Sale dell'Imbarcadero, Ferrara
"Materia e luce , Libreria Dante, Palermo
"Contemporanea" -
Pubblicazioni
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Francesco Carbone, Franco Spena, Michele Curcuruto -
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Attilio Scimone, Trittico, 180x50, 50x60, 50x60
Tecnica: Silver print su carta baritata
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