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Italo Medda, nato a Roma nel 1939, vive e opera in Sardegna.
Si è formato nell’ambito di studi umanistici e artistici.
Docente di disegno e storia dell’arte, si è interessato anche di scenografia e costumi per il teatro, partecipando, negli anni ’70, all’attività di vari gruppi teatrali e promuovendo nell’ambito della scuola un pluriennale esperimento di teatro con gli studenti. Ha condotto vari seminari teorico -
Ha collaborato alla trasmissione di RAI -
Si interessa anche di Mail Art e di Libri d’Artista, dei quali numerose sue poesie sono parte integrante.
Ha partecipato con sue poesie a vari concorsi nazionali ottenendo segnalazioni e premi. Negli anni '60 ha vissuto una fervida stagione nell'ambito della "nuova figurazione", con particolare riferimento alle invenzioni spaziali di Bacon. Poi una produzione che, secondo le intuizione del critico Placido Cherchi, poteva essere considerata molto vicina alle caratteristiche forti della lezione di Paul Klee, cioé dentro la categoria della "mediazione", ovvero lo stare dentro il crinale dell'organicità e dell'astrazione, senza accordare un primato all'una o all'altra ma insistendo sulla ricchezza che l'uno e l'altro termine, ciascuno per proprio conto, presentano. Citato da Giorgio Di Genova come fine acquerellista (Storia dell'Arte Italiana del '900. Ed Bura, Bologna), da qualche tempo la sua attenzione si è focalizzata sulla manipolazione e nobilitazione di "materie povere" (in primis la carta), con soluzioni "capaci di suscitare profonda ammirazione partecipativa"(R. Sicurelli), e di "rivelare una straordinaria felicità inventiva, un amore per i materiali semplici che, nella continua invenzione d
Omaggio a Maria Lai, Carte intrecciate policrome, cm. 82X64X18